Bossi:"Dietro Berlusconi c'è la Mafia"
PADOVA - "Berlusconi è arrivato alla guerriglia totale per salvare le sue televisioni, per fortuna che c' è Dini". Umberto Bossi spara contro l' ex presidente del Consiglio e non misura le parole: "Noi diciamo spesso che dietro Berlusconi e le sue società c' è Cosa nostra. Resta il fatto che noi continueremo a pensare, fino a che non ci spiega cosa c' è dietro le sue società, che lì c' è una forte presenza di mafia internazionale". Da tempo Bossi attacca Berlusconi su questo terreno, ma mai era stato così esplicito.

Alla Fiera di Padova, davanti a una sala strapiena, almeno sette-ottocento persone, il senatur così risponde al leader del Polo il giorno dopo il rifiuto della destra di votare la manovra. Per Bossi, Dini è invece tutto presentabile. "Ieri il Polo dei fascisti ha messo in crisi ancora di più la lira. Quello che danneggia l' economia finanziaria sono soprattutto gli interventi farneticanti di Berlusconi e delle Tv della Fininvest che minacciano sfracelli, per fortuna che abbiamo Dini, che non è come Berlusconi. Dini è molto stimato all' estero, dai banchieri, uno che se va in Europa non viene messo in sala d' attesa come Berlusconi". E il governo Dini durerà, sempre secondo il leader della Lega "almeno fino al prossimo anno". Bossi è convinto che "senza un governo istituzionale o costituente il paese è destinato al tracollo", per ora "il governo Dini in parte impedisce che la situazione diventi drammatica, ma poi bisognerà passare attraverso le elezioni ed arrivare a due poli - escludendo la destra fascista e gli estremisti di sinistra - uno liberaldemocratico e uno socialdemocratico che per qualche tempo dovranno lavorare insieme, non in maniera consociativa, per salvare il paese. Bossi continua a puntare sul centro, sull' alleanza con Buttiglione, tanto da insistere a dire che "la percentuale di fare questo polo con Buttiglione è altissima, perché, caro Buttiglione con Berlusconi non si fa il centro visto che il Cavaliere ha il monopolio delle Tv e i monopoli stanno a destra". E aggiunge una denuncia che riguarda la scissione leghista: "All' interno della Lega lavorano molti uomini legati alla Cia e anche all' Opus dei". Da Padova Bossi annuncia che anche la Lega avrà il suo pullman elettorale che girerà l' Italia e propaganderà la candidatura di Giancarlo Pagliarini " perché oltre a Prodi sono in tanti a scaldarsi i muscoli". Ma l' obiettivo del senatur resta sempre il centro. Per questo Bossi è perplesso, nonostante abbia spinto in questa direzione, sulla soluzione trovata per le elezioni di Padova dove Lega, Ppi, Pds laici e verdi si sono presentati con un unico simbolo. "Occorreva che il centro fosse visibile con un suo simbolo, come del resto anche la socialdemocrazia, poi insieme avrebbero potuto puntare i fucili contro i fascisti". - g p
(fonte: http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/03/05/066bossi.html)

(5 Marzo 1995)